Sicurezza nel mondo del lavoro: tutto quello che c’è da sapere
La sicurezza sul lavoro è uno dei temi più delicati e spinosi da affrontare.
Il rischio di incorrere in sanzioni per il datore di lavoro è elevato se non vengono rispettati tutti gli adempimenti richiesti per legge: vediamo insieme cosa dice la legge, quali sono gli obblighi del datore di lavoro e come garantire la sicurezza dei propri dipendenti.
Sicurezza sul lavoro: definizione e normative
Per “sicurezza sul lavoro” si intende, in generale, l’insieme delle misure preventive e non, da adottare per rendere salubre e sicuro un luogo di lavoro.
La normativa sulla sicurezza sul lavoro ha subito diverse modifiche negli anni:
- Riferimenti alla sicurezza sul lavoro sono presenti già nel Codice Civile, nella Costituzione, nello Statuto dei lavoratori e nella Carta Sociale Europea (1961).
- Negli anni Novanta l’Europa si interessa al tema in maniera più specifica: viene elaborata una normativa europea in merito alla sicurezza sul lavoro, che in Italia sarà recepita e tradotta nella legge 626 del 1994.
- Nel 2008 viene elaborato il Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro (D.lgs 81/2008) che riunisce tutte le leggi riguardanti l’argomento. Si tratta di un testo che è sempre in aggiornamento, l’ultimo risale a Maggio 2018.
Il Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro
Come dicevamo, questo documento racchiude tutte le norme varate in materia di sicurezza sul lavoro e riguarda tutti i lavoratori, sia quelli dipendenti sia i lavoratori autonomi o parasubordinati che si trovano a prestare servizio all’interno dei locali aziendali.
I soggetti interessati
I soggetti interessati dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro sono chiaramente il datore di lavoro e il lavoratore dipendente: entrambi hanno degli obblighi e delle responsabilità, ma è sul datore di lavoro che gravano la maggior parte degli adempimenti necessari a garantire la sicurezza sul lavoro.
Vediamo insieme quali sono.
Sicurezza sul lavoro: gli obblighi del datore di lavoro
Per tutelare la sicurezza sul lavoro dei propri dipendenti, il titolare dell’azienda è obbligato ad adottare una serie di misure generali:
- Valutazione dei rischi
- Eliminazione o, laddove non è possibile, riduzione dei rischi
- Sostituzione dei rischi alla fonte
- Controllo sanitario dei lavoratori
- Informazione e formazione obbligatoria dei lavoratori, dei dirigenti e dei rappresentanti dei lavoratori in materia di sicurezza
- Partecipazione e consultazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti sul tema della sicurezza sul lavoro
- Programmazione di attività volte a garantire e aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro
Il documento di valutazione dei rischi
Il Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro ha introdotto in particolare il tema della valutazione dei rischi, allargando la definizione di “rischio” per la sicurezza e la salute dei lavoratori anche a quelli di natura psicologica e sociale.
In particolare si parla di:
- Stress da lavoro correlato, per esempio dovuto a situazioni di mobbing o sindrome di burn out
- Gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, non soltanto per la mansione ricoperta ma anche per caratteristiche socio-demografiche, come il genere, l’età e la provenienza (per esempio in caso di lavoratori non italiani che non comprendono appieno la lingua).
La valutazione dei rischi è uno degli obblighi principali del datore di lavoro, che non può esimersi dall’effettuarla ed è anzi tenuto a formalizzarla in un apposito documento di valutazione dei rischi (DVR).
Il documento di valutazione dei rischi deve contenere, oltre ad una relazione dettagliata sulla valutazione dei rischi e sui criteri usati per effettuarla, anche:
- Indicazioni circa le mansioni identificate come rischiose, per le quali sono richieste competenze specifiche del lavoratore e una adeguata formazione tecnica
- Indicazioni circa le misure di prevenzione e protezione già adottate e che si intendono adottare in futuro
- Le procedure identificate per l’attuazione di queste misure e la definizione dei ruoli delle persone che devono occuparsi di applicarle
Nell’elaborazione del DVR il datore di lavoro è supportato da alcune figure tecniche e non solo:
- Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
- Il Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori
Analizziamo ruolo e responsabilità delle due figure in dettaglio.
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Può essere nominato Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP):
- Lo stesso datore di lavoro, a patto che abbia il diploma di scuola superiore, 3 anni di esperienza continuativa nel settore e che abbia seguito un corso di 16 ore sulla sicurezza sul lavoro con relativa attestazione;
- Un dipendente che abbia seguito un corso di circa 68 ore in materia di sicurezza sul lavoro e conseguito il relativo attestato;
- Un soggetto esterno dotato dei titoli adeguati.
Il Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori
Il Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori viene eletto dai lavoratori stessi per garantire il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro e per questo ha diversi compiti: deve essere consultato preventivamente riguardo la valutazione dei rischi, deve poter accedere a tutti i locali aziendali e ha il potere di ricorrere alle autorità competenti per segnalare eventuali irregolarità.
Il RSL è tenuto a seguire un corso di 32 ore con relativa attestazione.
La sua nomina come abbiamo detto viene effettuata dai lavoratori e deve essere comunicata all’INAIL.
Altre nomine previste dal Testo Unico Sicurezza sul Lavoro
Oltre alle nomine già illustrate, il datore di lavoro è tenuto anche ad effettuare altre nomine:
- Una squadra antincendio ed evacuazione
- Una squadra di primo soccorso
- Un medico competente nel caso in cui in azienda sia obbligatoria la sorveglianza sanitaria
Nelle aziende fino a 5 dipendenti il datore di lavoro può assumere in prima persona i primi 2 incarichi dopo aver seguito un corso abilitante e conseguito un regolare attestato.
A quali sanzioni va incontro il datore di lavoro inadempiente?
I rischi a cui vanno incontro i datori di lavoro che non ottemperano agli obblighi di legge in materia di sicurezza sul lavoro possono essere anche molto elevati:
- sanzioni amministrative con multe fino a oltre 4mila euro per l’inadempienza di obblighi di natura formale
- responsabilità penale in caso di incidenti causa di lesioni personali o addirittura morte dei lavoratori, per i quali sono previste la reclusione fino a 7 anni e multe fino a 2mila euro.
Aggiornamenti Testo Unico Sicurezza sul Lavoro Maggio 2017
Gli aggiornamenti rilasciati a Maggio 2017 riguardano indicazioni aggiuntive relative, tra l’altro, a:
- Svolgimento dei compiti di primo soccorso, prevenzione incendi ed evacuazione;
- Sanzioni da applicare in caso di omessa sorveglianza sanitaria
Come si può notare, il rispetto della normativa per la sicurezza sul lavoro non è semplice e richiede attenzione e aggiornamento costante.
Il consiglio è quello di affidarsi a un consulente tecnico in grado di informare il datore di lavoro su eventuali aggiornamenti del Testo Unico e verificare che tutti gli adempimenti per la sicurezza nei luoghi di lavoro siano stati svolti a norma di legge.