20 Settembre 2024

Rinnovo CCNL AGIDAE Scuola 2024-2027: le novità principali

Rinnovo del CCNL AGIDAE Scuola 2024-2027, per tutto il personale scolastico (direttivo, docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario) degli Istituti aderenti all’AGIDAE, con il quale sono stati previsti aumenti retributivi e importanti cambiamenti a livello normativo. Articolo di approfondimento

Il 3 luglio 2024, AGIDAE, insieme al Sindacato Nazionale FLC-CGIL, CISL Scuola, la Federazione UIL SCUOLA RUA, SNALS-CONFSAL e SINASCA, ha firmato il rinnovo del CCNL AGIDAE Scuola 2024-2027, per tutto il personale scolastico (direttivo, docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario) degli Istituti aderenti all’AGIDAE, con il quale sono stati previsti aumenti retributivi e importanti cambiamenti a livello normativo.

1. Durata e decorrenza del contratto

Il CCNL è valido dal 1° gennaio 2024 e scadrà:

• Per la parte normativa: il 31 dicembre 2027.

• Per il primo biennio della parte economica: il 31dicembre 2025.

2. Incrementi retributivi e aumenti programmati, POC e indennità varie

Uno dei punti più rilevanti riguarda gli aumenti salariali, previsti in modo scaglionato.

Gli aumenti contrattuali saranno applicati a tutto il personale in servizio alla firma del CCNL con decorrenza dal 01/09/2024 e dal 01/09/2025.

Le parti si incontreranno almeno due mesi prima della scadenza del primo biennio  economico per concordare gli adeguamenti retributivi del secondo biennio economico, che inizierà il 1° gennaio 2026.

Il POC (Progressione Orizzontale di Carriera), a partire da quello maturato il 31/08/2024, viene ora calcolato, su base annua al 100% della media triennale dei premi acquisiti.

A partire dall’A.S. 2024-2025 l’importo della diaria giornaliera in caso di SERVIZIO FUORI SEDE è aumentato da 40,00 a 50,00 euro lordi.

A partire dall’A.S. 2024-2025 il compenso per i membri delle commissioni di esame di Stato della Scuola secondaria di primo grado è aumentato da 25,00 a 30,00 euro lordi.

3. Contratti a tempo determinato: nuove causali

Un’importante innovazione riguarda la gestione dei contratti a tempo determinato. In particolare il ricorso al contratto a termine è consentito:

• Di durata non superiore a 12 mesi, comprese le proroghe, a prescindere dalle ragioni giustificatrici (cd. contratto acausale).

• Fino a 24 mesi, solo per sostituzione di altri lavoratori.

La clausola per il personale docente non abilitato rimane confermata: in caso di carenza di personale docente abilitato, è possibile stipulare contratti a termine con personale senz abilitazione in possesso esclusivamente di un titolo di studio, fino alla sospensione delle lezioni e degli esami.

Questi contratti hanno una durata di 12 mesi, con possibilità di proroga per altri 72 mesi e ulteriori estensioni fino al termine delle procedure concorsuali che permettono di ottenere l’abilitazione richiesta.

4. Introduzione del Fondo Previdenziale Complementare: PREVIFONDER

È stato istituito il Fondo di Previdenza Complementare PREVIFONDER, finanziato da un contributo mensile – per ogni lavoratore e lavoratrice aderente al Fondo – pari al 2% della

retribuzione lorda al 31/12/2023, proporzionato alla percentuale di part-time.

Questo contributo, interamente a carico del datore di lavoro, sarà versato per 13 mensilità

annue per tutta la durata del CCNL 2024-2027, a partire dal mese successivo alla costituzione del Fondo.

Il contributo PREVIFONDER non è soggetto a imposizione fiscale ed è assoggettato al solo contributo di solidarietà pari al 10%.

5. Assistenza sanitaria integrativa

Confermata per tutti i dipendenti l’istituto dell’Assistenza Sanitari Integrativa (FONDO ASI AGIDAE SALUS Istruzione) con oneri interamente a carico del datore di lavoro.

6. Variazioni normative

Infine, il rinnovo del contratto introduce alcune modifiche normative significative che riguardano la gestione del personale e i diritti dei lavoratori, tra cui il trattamento economico in caso di maternità prevedendo che, nel primo biennio economico del c.c.n.l. (1° gennaio 2024-31 dicembre 2025), la lavoratrice madre o in alternativa il lavoratore padre hanno diritto a percepire un’indennità del 95% della retribuzione media globale giornaliera. Dal 1° gennaio 2026 verrà corrisposta un’integrazione al trattamento Inps tale da consentire al dipendente di percepire il 100% della normale retribuzione mensile netta. Le integrazioni maturano i corrispondenti ratei di tredicesima.

Per ulteriori dettagli, consulta la circolare completa qui.

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