22 Luglio 2021

Dirigenti Aziende del Terziario: rinnovo CCNL e principali novità

Dirigenti Aziende del Terziario: le principali novità previste dal rinnovo del CCNL riguarderanno malattia, previdenza complementare e integrativa, aggiornamento professionale, outplacement e preavviso Dirigenti Aziende del Terziario: finalmente arriva il rinnovo del CCNL che proroga fino al 31 dicembre 2021 le disposizioni contenute nel precedente accordo scaduto a fine 2019. Il rinnovo non si limita […] dirigenti-aziende-del-terziario-rinnovo-CCNL

Dirigenti Aziende del Terziario: le principali novità previste dal rinnovo del CCNL riguarderanno malattia, previdenza complementare e integrativa, aggiornamento professionale, outplacement e preavviso

Dirigenti Aziende del Terziario: finalmente arriva il rinnovo del CCNL che proroga fino al 31 dicembre 2021 le disposizioni contenute nel precedente accordo scaduto a fine 2019.

Il rinnovo non si limita a confermare il precedente accordo, ma introduce anche alcune novità fondamentali con l’obiettivo di rafforzare il welfare e dare nuova linfa al Terziario, in vista di una ripartenza post-Covid.

Vediamo insieme quali sono i principali cambiamenti introdotti e con quali obiettivi.

Dirigenti aziende Terzario: il nuovo CNNL per il lavoro che cambia

L’obiettivo dell’accordo, centrato prioritariamente sulle necessità di dirigenti e aziende, è quello di soddisfare i nuovi bisogni di un settore che è in costante mutamento, soprattutto di questi tempi.

L’accordo riguarderà circa 24mila dirigenti e 8mila aziende, e introdurrà interessanti novità riguardanti:

  • previdenza complementare e integrativa
  • malattia e assistenza sanitaria integrativa
  • aggiornamento professionale
  • welfare
  • preavviso

Scopriamole insieme più nel dettaglio.

Previdenza Complementare (Fondo Mario Negri)

La novità riguarda l’aumento della contribuzione a carico delle aziende per ciascun dirigente, che sale al 12,86%, percentuale calcolata sulla retribuzione convenzionale annua che ammonta a € 59.224,54.

La modifica è da considerarsi operativa a partire dal 1° Ottobre 2021.

Aumenta anche il contributo integrativo (compresa la quota sindacale di adesione contrattuale) a carico del datore di lavoro, che passa dal 2,19% al 2,31% della retribuzione convenzionale annua a partire dal 2021.

Previdenza Integrativa Individuale (Associazione Antonio Pastore)

La quota contributiva a carico delle aziende, da versare all’Associazione Antonio Pastore per la previdenza integrativa individuale, è fissata a € 4.296,45 all’anno (comprensiva della quota di contributo sindacale di adesione contrattuale), a partire dal 1° Ottobre 2021; mentre il contributo a carico del dirigente è confermato a quota € 464,81 all’anno.

Interessante notare che con il rinnovo del CCNL Dirigenti Terziario è stato affidato all’Associazione Antonio Pastore anche un mandato esplorativo volto a definire una nuova garanzia assicurativa, con l’obiettivo di costituire una polizza contro gli infortuni, professionali ed extra-professionali, entro novembre 2021.

Malattia

Cambia anche il calcolo dell’anno solare per determinare il periodo di conservazione del posto (che ammonta a 240 giorni per anno solare), che ora si effettua a partire dall’ultimo evento morboso, andando a ritroso fino a 365 giorni prima.

Assistenza Sanitaria Integrativa (Fondo Mario Besusso -Fasdac)

Aumenta a partire dal 1° Ottobre anche la contribuzione al Fondo Mario Besusso -Fasdac a carico del datore di lavoro, che arriva al 5,51% per ogni dirigente in servizio.

Confermate invece, senza aumenti, le contribuzioni a favore della Gestione Dirigenti Pensionati, ovvero:

  • il contributo del 2,56% a carico del datore di lavoro
  • il contributo dell’1,87% a carico del dirigente

Aggiornamento e Formazione Professionale, Politiche Attive e Outplacement (Cfmt)

Un aumento si registra anche per il contributo annuale al fondo CFMT per la formazione professionale, che passa a € 290,00 per l’azienda e a € 130,00 per il lavoratore dirigente.

Novità anche per quanto riguarda la cessazione del rapporto lavorativo: dal 1° luglio infatti viene a cadere la procedura di outplacement (art. 40 del CCNL Dirigenti Terziario) a carico delle aziende, che però sono tenute a versare al CFMT un contributo di 2.500 € per ogni dirigente licenziato, per garantire al lavoratore l’outplacement e l’accesso a programmi di ricollocazione professionale.

Fanno ovviamente eccezione i casi in cui la risoluzione del rapporto lavorativo sia dovuta a licenziamento per giusta causa, per ragioni disciplinari, dimissioni volontarie o risoluzione consensuale. L’obbligo permane invece nel caso di accordo transattivo o conciliazione a seguito del licenziamento.

Welfare

Entro novembre 2021 saranno anche definiti gli importi da corrispondere ai dirigenti per beni e servizi di welfare, che andranno a sommarsi agli eventuali flexible benefit già in essere.

Una volta stabilito, l’importo, spendibile in misure di welfare, sarà uguale per tutti i dirigenti, sia con contratto a termine che a tempo inderminato, part time o full time.

Preavviso

Cambiamenti anche per quanto riguarda il periodo di preavviso per dimissioni o licenziamento, che avrà decorrenza a partire dal 1° o dal 16° giorno del mese, a seconda che la comunicazione di cessazione del rapporto lavorativo avvenga nella prima o nella seconda parte del mese corrente.

Leggi anche la circolare completa Terrazzini qui.

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