Congedo parentale Covid e bonus baby-sitter: proroga e novità per i lavoratori con figli
Congedo parentale Covid con valore retroattivo e Bonus baby-sitter per i lavoratori autonomi: ecco tutte le novità a sostegno dei lavoratori con figli
Congedo parentale Covid e bonus baby-sitter: arrivano nuove agevolazioni per i lavoratori con figli minorenni che troppo spesso, in questi mesi di lockdown e chiusura delle scuole, si sono dovuti assentare dal lavoro per restare a casa con i bambini.
Il DL 30/03.2021 ha infatti prorogato fino al 30 giugno la possibilità, per i lavoratori dipendenti con figli minori di 16 anni, di lavorare da remoto o addirittura di astenersi dal lavoro, laddove lo smart working non sia possibile, in caso di necessità legate all’accudimento dei figli durante la pandemia.
Per i lavoratori autonomi invece resta la possibilità di usufruire del Bonus baby-sitter.
Vediamo nello specifico quali sono i casi a cui si applicano queste nuove forme di congedo Covid, cosa cambia ai fini retributivi e come farne richiesta.
Congedo parentale Covid per i genitori: quando si può richiedere
Il DL 13 marzo 2021 stabilisce che i lavoratori pubblici e privati possono richiedere di lavorare in smart working in caso di:
- sospensione dell’attività didattica in presenza per i figli minori di 16 anni
- quarantena domiciliare disposta dall’Asl a seguito di contatti a rischio per i figli minori di 16 anni
- malattia dovuta all’infezione da Covid-19 dei figli minori di 16 anni
Se la modalità smart-working non è attuabile, il genitore può richiedere un congedo straordinario che gli permette di astenersi dal lavoro: in questo caso però la soglia di età del minore si abbassa a 14 anni, inoltre al lavoratore non spetta la retribuzione ordinaria ma un’indennità a carico INPS pari al 50% della sua retribuzione.
Il congedo Covid, in modalità smart-working o con totale astensione dalle attività lavorative, può essere fruito da un solo genitore per volta, per la durata totale o parziale del periodo di DAD, quarantena o malattia del figlio.
E se l’età dei figli supera i 14 anni e lo smart working non è attuabile?
Fino ai 16 anni di età, uno dei due genitori può comunque astenersi dal lavoro per restare a casa con il figlio minorenne che si trovi in una delle situazioni succitate: in questo caso al lavoratore non spetta alcun indennizzo né la contribuzione figurativa, ma ha comunque diritto a conservare il posto di lavoro senza il rischio di essere licenziato.
Bonus baby-sitter per i lavoratori autonomi
Per quanto riguarda invece i lavoratori autonomi, il DL 30/03.2021 prevede la possibilità di usufruire di uno o più bonus baby-sitter, per un ammontare complessivo non superiore ai 100€ a settimana, da utilizzare nelle stesse circostanze di malattia, quarantena o sospensione della didattica del figlio o dei figli, ma solo età inferiore ai 14 anni.
Questa disposizione si applica:
- ai lavoratori iscritti alla gestione separata INPS o ad altre casse previdenziali
- ai lavoratori del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegati proprio nell’emergenza Covid
- ai lavoratori del settore sanitario, pubblico e privato (medici, infermieri, tecnici di laboratorio e radiologia, OSS)
La buona notizia è che le disposizioni in materia di congedo parentale Covid hanno valore retroattivo: gli eventuali periodi di congedo parentale richiesti all’INPS dal 1° gennaio 2021 possono quindi essere convertiti in congedo Covid, con diritto allo stesso indennizzo, e non saranno computati come congedo parentale ordinario.
Per maggiori approfondimenti leggi la nostra circolare qui.
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